In anteprima nazionale il prossimo venerdì 20 aprile, alle ore 21:00, “Manuel”, un film di Dario Albertini presentato all’ultima Mostra del Cinema Festival di Venezia (sezione Cinema nel Giardino), verrà proiettato al cinema Buonarroti alla presenza di tutto il cast e dei ragazzi della Repubblica che hanno partecipato al film.
Nelle sale italiane arriverà il prossimo 3 maggio, distribuito dalla Tucker Film, co-prodotto dalla BiBi Film di Angelo e Matilde Barbagallo con TIMvision.
Nel cast il giovane talento Andrea Lattanzi e, tra gli altri, Francesca Antonelli, Giulio Beranek, Giulia Elettra Gorietti, Renato Scarpa e Raffaella Rea.
“Ho strappato i personaggi dalla realtà – spiega Albertini – e li ho portati dentro lo schermo, per raccontare la storia di un ragazzo appena uscito da una casa-famiglia. Manuel si trova catapultato in una realtà sconosciuta ed è chiamato a fare scelte più grandi di lui. Non gli è neanche concesso il tempo di realizzare che non è più protetto in una bolla ma che si trova fuori, nel mondo vero. Durante le riprese ho lasciato molto spazio all’improvvisazione, cercando il momento unico: ciò che accade magicamente in quel preciso istante, tra finzione e realtà”.
Sequel ideale de “La Repubblica dei Ragazzi”, “Manuel” è un racconto di formazione asciutto e pudico, attentissimo a scansare le trappole dell’emotività e dedicato a tutti i Manuel di tutte le periferie: quelli che, nella vita, “devono fa’ er doppio della fatica”, se non “er triplo”.
Conclude, infatti, il regista: “Manuel nasce dopo la mia esperienza dentro La Repubblica dei Ragazzi, una grande casa-famiglia. Ci ho vissuto per due anni e questo tempo mi ha permesso di realizzare il documentario omonimo, raccontando la storia della struttura e l’accoglienza che offre a giovani privi di sostegno famigliare. Con Manuel, invece, racconto l’uscita. L’uscita è una fase molto delicata. Cosa succede quando questi ragazzi sono obbligati, vista la maggiore età, a lasciare la piccola comunità che li ha fatti crescere?”.
“Manuel” è distribuito in Francia dal 7 marzo da Le Pacte.
Il ruolo della Fondazione Angelo e Mafalda Molinari Onlus
Un filo sottile lega il ragazzo di periferia “Manuel” e la Fondazione Angelo e Mafalda Molinari Onlus. L’ultimo lavoro del regista romano Dario Albertini racconta una fase fondamentale della vita dei ragazzi che escono dalle case famiglia: ad appena 18 anni si trovano ad affrontare il mondo che c’è fuori dalla struttura. E spesso sono soli, senza punti di riferimento. La Fondazione Molinari Onlus in collaborazione con la Repubblica dei ragazzi, raccontata precedentemente dal regista nel suo documentario, sta lavorando proprio sul fornire loro un’opportunità: concentrare le nostre forze nell’organizzare un sistema che possa trasmettere conoscenza e formare professionalmente questi ragazzi. E’ dal 2016 che abbiamo deciso di seguire la Repubblica e da allora abbiamo organizzato corsi di inglese per i ragazzi che hanno deciso di portare avanti la scuola e non, corsi di fotografia per dare loro la possibilità di sviluppare il lato creativo. Non solo, per tutti coloro che sono fuori dai normali circuiti formativi, abbiamo organizzato un corso da pizzaiolo e recentemente concluso un corso da aiuto cuoco. La soddisfazione più grande per noi, è sapere che i ragazzi che hanno seguito il corso professionale ora lavorano proprio in quel settore con regolare contratto. La proposta, è aiutarli a realizzarsi socialmente sostenendoli secondo le loro capacità ed abilità, e realizzare così nuove opportunità generando anche nuova economia, tramite percorsi formativi integrati ad opportunità di messa in opera all’interno delle strutture stesse, di alternanza con il lavoro.
L’obbiettivo futuro è anche quello di esportare il metodo educativo della Repubblica, ovvero l’autogoverno, anche in altre realtà protette, e nello stesso tempo formare i ragazzi in modo da potergli fornire degli strumenti per poter affrontare la vita, perché come dice Manuel “io faccio parte di quelli che, nella vita, «devono fa’ er doppio della fatica», se non «er triplo»”.
E per fare questo abbiamo bisogno anche del tuo sostegno!